Nuove aperture di hotel, spedizioni avventurose, voli convenienti e una scena gastronomica in crescita stanno rinnovando l’interesse per la misteriosa e isolata Isola di Pasqua, anche nota come Easter Island.

L’isola di Pasqua è stata, per oltre un secolo, una destinazione ambita dai visitatori per le sue quasi 1.000 misteriose statue moai monolitiche. Che siate seduti a guardare le onde che si infrangono a Tongariki o in piedi su Rano Kau, un cratere vulcanico ricoperto di verde con piscine di acqua cristallina che si affacciano sul Pacifico, l’isola di Pasqua ha molto da offrire, anche oltre i moai. Il paesaggio, i panorami, la storia e il senso di comunità svolgono tutti un ruolo importante. Ma arrivarci e soggiornare raramente è stata un’esperienza di lusso.

L’isola di Pasqua è generalmente una breve tappa di un itinerario di crociera mondiale, che copre molte altre destinazioni. La compagnia aerea LATAM Airlines offre voli giornalieri da Santiago all’isola di Pasqua durante la stagione di punta. Ma sempre più jet privati stanno atterrando all’aeroporto di Mataveri, e questo significa che i loro passeggeri hanno bisogno di posti eleganti dove stare e modi innovativi per divertirsi.

Il programma Tipo

Ecco un possibile programma di viaggio per una vacanza di 15 giorni sull’isola di Pasqua partendo e tornando da Bergamo:

Giorno 1:

  • Partenza da Bergamo e arrivo a Santiago del Cile.
  • Trasferimento in hotel a Santiago del Cile.
  • Visita della città, tra cui la Plaza de Armas, il Palacio de la Moneda e il Cerro Santa Lucía.
  • Cena in un ristorante tipico cileno.

Giorno 2:

  • Volo da Santiago del Cile all’isola di Pasqua.
  • Trasferimento in hotel a Hanga Roa, sull’isola di Pasqua.
  • Visita del sito archeologico di Ahu Tongariki, il più grande sito di moai dell’isola.
  • Cena in un ristorante tradizionale di Rapa Nui.

Giorno 3:

  • Visita del sito archeologico di Rano Raraku, dove sono stati scolpiti i moai.
  • Escursione al cratere vulcanico di Rano Kau, che offre una vista panoramica dell’isola.
  • Cena in un ristorante con vista sull’oceano.

Giorno 4:

  • Visita della spiaggia di Anakena, una delle più belle spiagge dell’isola.
  • Escursione alle piscine di acqua salata di Ahu Akivi.
  • Cena in un ristorante con musica dal vivo.

     

Giorni 5-7:

  • Gita in barca alla vicina isola di Motu Nui, dove si trovano le famose statue moai di Ahu Vinapu.
  • Escursione al cratere vulcanico di Rano Raraku, dove si possono vedere i moai ancora in fase di lavorazione.
  • Visita del sito archeologico di Orongo, un antico centro cerimoniale.

     

Giorni 8-10:

  • Escursione al vulcano Terevaka, il punto più alto dell’isola.
  • Visita del sito archeologico di Ahu Tahai, dove si trovano alcune delle statue moai meglio conservate dell’isola.
  • Relax sulle spiagge dell’isola.

 

Il Vulcano Terevaka sull'isola di Pasqua

Vulcano Terevaka

Giorni 11-13:

  • Corsi di immersioni subacquee o snorkeling per esplorare i fondali marini dell’isola.
  • Visita del Museo Kon-Tiki, che espone reperti archeologici dell’isola.
  • Partenza dall’isola di Pasqua.

Giorno 14:

  • Arrivo a Santiago del Cile.
  • Trasferimento in hotel a Santiago del Cile.
  • Tempo libero per lo shopping o per visitare altri luoghi di interesse di Santiago.

Giorno 15:

  • Partenza da Santiago del Cile e ritorno a Bergamo.

Questo programma può essere personalizzato in base ai propri interessi e al budget. Ad esempio, se si è interessati alla storia e alla cultura dell’isola, si può dedicare più tempo alla visita dei siti archeologici. Se si è interessati alle attività all’aperto, si può optare per escursioni più lunghe o per attività come il surf o il kayak. E se si è interessati al relax, si può passare più tempo sulle spiagge dell’isola.

La ristorazione

La vivace scena gastronomica locale dell’isola è un altro punto culminante raramente celebrato. Sebbene poco appariscenti, posti come Rano Cafe, con ceviche di tonno fresco, e Panaderia Y Pasteleria Hitu, potrebbero non sembrare molto dall’esterno, ma il profumo di empanadas fritte ripiene di tutto, dal pollo al polpo, ti conquisterà all’istante.

Se cerchi qualcosa di più raffinato fuori dal tuo resort, la cena in città è accompagnata da una vista al Te Moai Sunset. Per la cucina tradizionale polinesiana, con vista sull’oceano sullo sfondo, naturalmente, Neptune’s Island è il posto giusto.

Nonostante la sua posizione remota nel Pacifico, l’isola di Pasqua è una destinazione magica per una fuga di lusso. Offre sistemazioni di alto livello con servizi di prim’ordine, ristoranti raffinati, servizi spa e tour privati esclusivi con guide locali esperte per esplorare la bellezza naturale e le affascinanti statue moai dell’isola.

Consigli utili

In generale, l’isola di Pasqua è una destinazione sicura per i turisti. Tuttavia, come in qualsiasi altra parte del mondo, è importante adottare alcune precauzioni per evitare rischi.

  • Le scogliere: l’isola è conosciuta per le sue scogliere a picco, che possono essere pericolose se non si è prudenti. Evita di avvicinarti troppo ai bordi delle scogliere e fai attenzione quando cammini sul bordo.
  • La natura selvaggia: l’isola ospita una varietà di animali selvatici, alcuni dei quali possono essere pericolosi. Fai attenzione ai cavalli e alle mucche allo stato brado, che possono attraversare la strada senza preavviso.
  • Il clima: l’isola ha un clima tropicale, con temperature elevate e alti livelli di umidità. È importante bere molta acqua e proteggersi dal sole.

Come si arriva da Bergamo all’Isola di Pasqua?

Ci sono due modi principali per arrivare da Bergamo all’isola di Pasqua:

  • In aereo: L’unico modo per arrivare all’isola di Pasqua è in aereo con voli giornalieri da Santiago del Cile all’aeroporto Mataveri di Hanga Roa, sull’isola di Pasqua. Il volo dura circa 5 ore e 30 minuti.
  • In nave: È possibile raggiungere l’isola di Pasqua in nave, ma è un viaggio molto lungo e costoso. La nave più veloce impiega circa 12 giorni per raggiungere l’isola di Pasqua da Valparaíso, in Cile.

Trasferimento da Bergamo a Santiago del Cile: Da Bergamo puoi volare a Santiago del Cile con diverse compagnie aeree, tra cui Air France, KLM, Iberia e Lufthansa. Il volo dura circa 13 ore.

Trasferimento da Santiago del Cile a Hanga Roa: L’unico modo per raggiungere Hanga Roa dall’aeroporto Mataveri è in taxi o in autobus. Il taxi costa circa 100 dollari e il viaggio dura circa 30 minuti. L’autobus costa circa 2 dollari e il viaggio dura circa 60 minuti.

Tempo di viaggio: Il tempo totale di viaggio da Bergamo all’isola di Pasqua è di circa 18 ore in aereo o di circa 15 giorni in nave.

Costo del viaggio: Il costo del viaggio da Bergamo all’isola di Pasqua varia a seconda del metodo di trasporto scelto. Il volo in aereo costa circa 1.000 euro, mentre il viaggio in nave costa circa 5.000 euro.

Consigli: È importante prenotare i voli e gli alloggi con largo anticipo, soprattutto se si viaggia durante l’alta stagione (da dicembre a febbraio).

Il clima

L’isola di Pasqua ha un clima tropicale, con temperature elevate e alti livelli di umidità. La temperatura media annuale è di circa 25 gradi Celsius. La stagione delle piogge va da novembre a aprile, con un picco di precipitazioni da dicembre a febbraio. La stagione secca va da maggio a ottobre.

La stagione migliore per visitare l’isola di Pasqua è durante la stagione secca, da maggio a ottobre. In questo periodo le temperature sono più fresche e le giornate sono più soleggiate. La stagione delle piogge può essere piovosa e ventosa, rendendo difficile l’esplorazione dell’isola.

Ecco una tabella che riassume il clima sull’isola di Pasqua:

Mese Temperatura media (°C) Precipitazioni (mm)
Gennaio 27 120
Febbraio 27 120
Marzo 26 100
Aprile 25 80
Maggio 24 60
Giugno 23 40
Luglio 22 20
Agosto 22 20
Settembre 23 40
Ottobre 24 60
Novembre 25 80

Consigli per il clima:

  • È importante bere molta acqua e proteggersi dal sole, soprattutto durante la stagione secca.
  • Si consiglia di portare un cappello, occhiali da sole, una crema solare con un alto fattore di protezione e un repellente per insetti.
  • Se si visita l’isola durante la stagione delle piogge, è importante essere preparati per il maltempo.

I resort a 5 stelle

Nayara Hangaroa

L’anno scorso sull’isola ha aperto il Nayara Hangaroa. Ogni camera della nuova struttura a cinque stelle è unica. La stanza Kainga (anche conosciuta come Terra) ha un layout ampio e aperto con splendide finestre a tutta altezza, che inondano la stanza di luce naturale. Le ville hanno tocchi speciali come una vasca da bagno realizzata in argilla da un artigiano di Pichilemu. C’è Wi-Fi (che può essere raro da trovare sull’isola), pulizie due volte al giorno e terrazze per godersi il panorama.

I ristoranti e i bar del Nayara Hangaroa (Poevara, Kaloa e Vaikoa Bar) celebrano i cibi locali e sostenibili, sostenendo gli agricoltori della comunità. La sua Spa Manavai offre trattamenti come la terapia del bambù, massaggi con pietre calde, scrub corporei e altro ancora, oltre a una jacuzzi e una sauna. Ancora più importante, il resort offre escursioni private e l’ingresso al Parco Nazionale Rapa Nui (che è il motivo principale per cui si visita l’Isola).

L’isola di Pasqua è una destinazione perfetta per delle vacanze di lusso.  Non solo ha rovine misteriose, paesaggi mozzafiato e una cultura affascinante, ma vanta anche lodge all-inclusive  eleganti e confortevoli che offrono un servizio di lusso di alto livello e un design architettonico unico che si sposa con la natura enigmatica di questo luogo mozzafiato.

Explora Rapa Nui

Ma il Nayara Hangaroa non è la prima struttura a cinque stelle dell’isola. L’Explora Rapa Nui offre 30 camere, sull’Isla de Pascua, a breve distanza dal centro città con numerosi ristoranti, negozi e bar. Il lodge offre privacy e un ambiente tranquillo circondato dalla natura e dalla vista sull’oceano. Explora offre ai suoi ospiti un’esperienza culinaria locale, accompagnata da abbinamenti di vini cileni di qualità. L’hotel offre inoltre ai suoi ospiti 34 escursioni uniche, tra cui trekking, ciclismo, esplorazioni via terra e immersioni subacquee.

“L’isola di Pasqua offre molto più che gigantesche e mistiche statue di pietra”, ha affermato Gonzalo Undurraga, CEO di Explora. “È un must per gli amanti della storia e dell’archeologia, ma l’isola vanta vulcani, spiagge di sabbia bianca, praterie verdi e scogliere a picco”.

Dopo esserti sistemato in hotel, incontra la tua guida locale per esplorare alcuni dei siti storici dell’isola. Metti giù il tuo asciugamano sulla sabbia bianca corallina di Anakena Beach, per fare un tuffo nell’oceano prima di passeggiare fino al tratto di sette statue moai ad Ahu Nao-Nao, alcune risalenti al 1250.

Fermati ad Ahu Akivi per vedere sette figure moai puntate verso l’oceano, tutte della stessa dimensione e forma simile.

Ecco alcuni suggerimenti per un viaggio di successo sull’isola di Pasqua:

  • Prenota i voli e gli alloggi con largo anticipo, soprattutto se si viaggia durante l’alta stagione (da dicembre a febbraio).
  • Assicurati di essere in buona forma fisica, poiché alcune delle escursioni sull’isola possono essere impegnative.
  • Porta con te un cappello, occhiali da sole, una crema solare con un alto fattore di protezione e un repellente per insetti.
  • Impara alcune frasi di base in lingua rapanui

Film famosi girati sull’Isola di Pasqua

Alcuni film celebri che includono scene girate sull’Isola di Pasqua sono:

Rapa Nui (1994): Questo film, diretto da Kevin Reynolds, è ambientato sull’Isola di Pasqua durante il periodo del tramonto della civiltà Rapa Nui. La trama segue le vicende di un giovane uomo dell’isola che si innamora di una principessa di una tribù rivale, creando tensioni e conflitti. Il film offre spettacolari riprese dell’isola e dei suoi famosi moai.

Kon-Tiki (2012): Questo film norvegese diretto da Joachim Rønning e Espen Sandberg racconta la storia vera di Thor Heyerdahl, un esploratore norvegese che nel 1947 intraprese un viaggio epico su una zattera di legno, chiamata Kon-Tiki, attraverso l’Oceano Pacifico. Alcune scene del film sono state girate sull’Isola di Pasqua, aggiungendo un tocco autentico alla narrazione.

Rapa Nui – La leyenda de las estatuas (1994): Questo film cileno, diretto da Kevin Reynolds, offre una versione romanzata della storia dell’Isola di Pasqua e delle sue enigmatiche statue. Sebbene non sia particolarmente noto a livello internazionale, il film ha attratto l’attenzione per le sue spettacolari riprese dell’isola e della sua cultura.

The Island (1980): Questo film di avventura, diretto da Michael Ritchie e interpretato da Michael Caine e David Warner, segue le vicende di un gruppo di naufraghi che si ritrovano bloccati su un’isola deserta nell’Oceano Pacifico. Anche se l’isola in questione non viene specificamente identificata come l’Isola di Pasqua, alcune scene sono state girate sull’isola, offrendo spettacolari panorami e ambientazioni.

Questi sono solo alcuni esempi di film che includono scene girate sull’Isola di Pasqua. La bellezza e il mistero dell’isola hanno spesso ispirato registi e sceneggiatori, contribuendo a creare narrazioni avvincenti e atmosfere uniche.

Chiara e Franco – Un sogno ai confini del mondo

Quando Chiara e Franco hanno deciso di sposarsi, non hanno avuto dubbi su una cosa: il loro viaggio di nozze doveva essere speciale, unico, qualcosa che avrebbero raccontato ai nipoti un giorno, con gli occhi ancora pieni di stupore.
Così, quando l’agenzia Ascot Viaggi ha proposto l’Isola di Pasqua, la scelta è stata immediata. Un nome che profuma di mistero, un puntino sperduto nell’Oceano Pacifico dove il tempo sembra fermarsi. “Ecco dove inizierà la nostra nuova vita insieme”, hanno pensato.

La partenza: Bergamo, un sogno che prende il volo

Il viaggio è iniziato presto, una mattina di fine estate, dall’aeroporto di Bergamo. Lo zaino con le macchine fotografiche, un quaderno nuovo per gli appunti di viaggio e quel sorriso che non andava più via. L’itinerario studiato da Ascot Viaggi li portava a Santiago del Cile, con un lungo volo notturno tra chiacchiere, brindisi e quella piacevole attesa di chi sa che sta andando incontro a un sogno.

A Santiago li attendeva un breve scalo: giusto il tempo di assaporare un caffè cileno, respirare un’aria diversa e già sentirsi dall’altra parte del mondo. Poi l’ultimo tratto verso Rapa Nui, l’Isola di Pasqua. Quando l’aereo ha iniziato la discesa, il cuore batteva forte: sotto di loro un’isola minuscola, circondata da un blu immenso, un piccolo segreto in mezzo all’oceano.

L’arrivo: il vento del Pacifico e il sorriso dei locali

Appena scesi dall’aereo, Chiara e Franco sono stati accolti da ghirlande di fiori profumati e da un vento salmastro che raccontava già storie di antichi navigatori. L’hotel scelto da Ascot Viaggi, un eco-lodge elegante e intimo, li aspettava con una vista spettacolare sull’oceano. La prima sera, seduti su una terrazza a guardare il tramonto, hanno capito di essere finiti in un luogo fuori dal tempo.

La natura: un’isola selvaggia e viva

Nei giorni successivi, la natura dell’isola li ha avvolti come un abbraccio.
Hanno camminato tra praterie verdi lambite dal vento, si sono fermati a guardare il mare infrangersi contro le scogliere nere di origine vulcanica, hanno respirato il profumo intenso dei fiori tropicali.
Una delle esperienze più emozionanti è stata la passeggiata fino al cratere del vulcano Rano Kau: dall’alto, la laguna verde smeraldo incastonata nella caldera sembrava dipinta da un artista. Il panorama si apriva sull’infinito blu dell’oceano, un orizzonte che non finiva mai.

La storia e la cultura: un mistero che parla al cuore

Ma è stata la parte culturale a toccarli nel profondo. Con una guida locale hanno visitato Rano Raraku, la cava dove i moai venivano scolpiti: centinaia di statue gigantesche, alcune ancora incompiute, come se il tempo si fosse fermato. Camminare tra quei giganti di pietra è stato come entrare in un’altra epoca, sentire il respiro di un popolo antico, la sua spiritualità, il legame indissolubile con la natura e con gli antenati.

Ad Ahu Tongariki, davanti a quindici moai che guardano il sole nascere dall’oceano, Chiara e Franco si sono presi per mano in silenzio. “È il posto più potente e misterioso che abbia mai visto”, ha sussurrato lei. “È come se qui l’anima viaggiasse più leggera”, ha risposto lui.

La sera hanno assistito a uno spettacolo di danze e canti rapanui: il ritmo dei tamburi, le voci profonde, le leggende raccontate attorno al fuoco hanno reso la cultura dell’isola viva e vibrante, non solo da osservare, ma da sentire dentro.

Un addio che è un arrivederci

Dopo dieci giorni sospesi tra cielo e mare, il ritorno è stato dolceamaro. Portavano con sé centinaia di foto, conchiglie raccolte sulla spiaggia di Anakena, il sapore del pesce appena pescato, l’odore dell’oceano e, soprattutto, una sensazione di pace rara.

Prima di salire sull’aereo, Chiara ha scritto sul suo quaderno:

“Partiamo con un pezzo di quest’isola nel cuore. Rapa Nui non è solo una meta, è un’emozione che rimane per sempre. Grazie Ascot Viaggi per averci guidato fin qui, ai confini del mondo e un po’ dentro noi stessi.”

Pronti per partire?

E così giungiamo alla fine del nostro viaggio attraverso le meraviglie dell’Isola di Pasqua. Speriamo che questo viaggio virtuale vi abbia trasportato in un mondo di antichi misteri, maestose statue di pietra e paesaggi mozzafiato.

L’Isola di Pasqua è davvero un luogo unico al mondo, un tesoro nascosto nell’immensità dell’Oceano Pacifico che continua ad affascinare e ispirare i viaggiatori di tutto il mondo.

Che abbiate sognato di passeggiare tra le imponenti statue moai, di immergervi nelle acque cristalline dell’oceano o di esplorare le antiche rovine dei siti archeologici, spero che le vostre speranze siano state soddisfatte e che abbiate trovato nuova ispirazione per le vostre prossime avventure.

Ricordate sempre che il viaggio non finisce mai veramente; anche quando torniamo a casa, portiamo con noi i ricordi, le esperienze e le emozioni di luoghi lontani. E così, mentre diciamo addio all’Isola di Pasqua, continuiamo a guardare avanti, pronti per il prossimo viaggio che ci attende.

FAQ – L’Isola di Pasqua, un sogno lontano che diventa viaggio

Perché l’Isola di Pasqua è oggi una delle mete più desiderate al mondo?

Perché non è solo un luogo… è un’emozione. È quel piccolo puntino nell’oceano dove il tempo sembra fermarsi, dove le statue dei moai guardano l’orizzonte con un silenzio millenario e tu senti di far parte di una storia antica. Oggi, a questo fascino primordiale, si unisce l’eleganza di resort esclusivi e servizi di lusso che trasformano il viaggio in un’esperienza irripetibile.

Che tipo di resort troverò?

Dimentica il concetto di semplice “hotel”. Qui ogni struttura è un rifugio di charme, immerso in panorami mozzafiato: suites affacciate sull’oceano, spa che profumano di erbe selvatiche, cene sotto cieli stellati senza fine. Luoghi che non offrono solo comfort, ma l’incanto di sentirsi parte della natura e della leggenda dell’isola.

Come si raggiunge questa gemma sperduta dal cuore dell’Italia?

Il viaggio è parte della magia: si vola verso Santiago del Cile e, da lì, un ultimo volo ti porta sull’Isola di Pasqua, un approdo tra oceano e cielo. L’atterraggio è già un’emozione: sotto di te, il blu infinito e quell’isola piccola e misteriosa che ti accoglie come un segreto svelato solo a pochi fortunati.

Si può arrivare anche via mare?

Sì, per i sognatori del mare esistono crociere lunghe e avventurose che raggiungono Rapa Nui dopo giorni di navigazione. È un modo lento e poetico di arrivare, come i primi esploratori che scoprivano il mondo un’onda alla volta.

Qual è la stagione più bella per visitarla?

Il clima è dolce tutto l’anno, ma da gennaio a marzo l’isola vibra di colori e di vita. A febbraio il festival Tapati Rapa Nui porta danze, canti e tradizioni antiche in un’esplosione di gioia che rende il viaggio ancora più memorabile.

Quali esperienze non posso perdere?

Camminare tra i moai al tramonto, quando il sole incendia il cielo e tutto sembra sospeso tra realtà e leggenda. Raggiungere le spiagge di sabbia chiara, tuffarsi nell’oceano cristallino, percorrere sentieri di lava antica, esplorare crateri vulcanici e sentirsi un esploratore in un mondo primordiale. Ogni angolo dell’isola è una storia che aspetta di essere vissuta.

Serve una guida per visitare i siti archeologici?

Molti sì, e non è solo una questione di regole: una guida locale ti accompagna come un narratore, trasformando pietre e statue in leggende vive, sussurrando storie di antenati e di dei polinesiani sotto il vento dell’oceano.

Che sapori mi aspettano?

La cucina qui ha il profumo del mare e della terra vulcanica. Pesce appena pescato, grigliato sulle pietre calde, frutta tropicale dolce come il sole, e l’antico “curanto”, cotto lentamente sotto terra, come si faceva secoli fa. Una cena può diventare uno spettacolo di danze e canti rapanui, un momento che unisce anima e palato.

Ci sono biglietti di ingresso per visitare l’isola?

Sì, l’Isola di Pasqua è un parco nazionale, un santuario che merita rispetto. Con il biglietto d’ingresso sostieni la sua preservazione e contribuisci a proteggere questo angolo di mondo fragile e unico.

Come ci si muove una volta lì?

A piedi, in bicicletta, a cavallo… o con un’auto per raggiungere i luoghi più lontani. Ma non è solo spostarsi: è scivolare lungo strade deserte dove l’oceano ti accompagna a ogni curva, è sentire il vento che profuma di salsedine e libertà, è scoprire scorci che sembrano fuori dal tempo.