Un safari in Africa non è un semplice viaggio, ma un’esperienza di vita che potrà farti guardare il mondo da un’altra prospettiva, quella della natura nella sua accezione più primordiale, e delle sue leggi.

Il continente africano ospita alcuni dei paesaggi più spettacolari del mondo tra parchi nazionali, savane, foreste pluviali e deserti, che saranno la splendida cornice del tuo viaggio e ti consentiranno di ammirare la fauna selvatica nel suo habitat naturale. Riuscirai ad osservare animali come elefanti, leoni, leopardi, rinoceronti, bufali e giraffe in totale libertà, senza alcun confine artificiale.

Oltre al classico safari in jeep, potresti persino scegliere di spostarti in cammello o in mongolfiera, rendendo la tua avventura ancora più emozionante.

Durante il tuo viaggio non incontrerai soltanto meravigliosi paesaggi e maestosi animali selvatici, ma potrai vivere un’esperienza culturale unica entrando in contatto con le comunità locali, conoscendo la loro storia, le loro tradizioni e un modo di vivere totalmente diverso da ciò che conosci e che rientra nel moderno concetto di quotidianità.

Un safari in Africa è un’avventura che vale la pena provare almeno una volta nella vita, ma la scelta del periodo migliore per partire può essere tutt’altro che semplice e scontata.

Il continente africano è infatti davvero vasto, così come le sue zone climatiche. Non esiste, dunque, una risposta univoca circa il periodo migliore per un tour safari, che dipende dalla destinazione specifica che sceglierai e dagli animali che ti piacerebbe avvistare.

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La storia dei safari in Africa

La storia dei safari in Africa ha radici antiche, ma ha subito diverse evoluzioni nel corso del tempo. Dai primi esploratori europei nel 1800 fino ai moderni safari turistici, il concetto di safari è cambiato notevolmente.

1800-1900: Esplorazioni e Caccia

Nel XIX secolo, esploratori e cacciatori europei iniziarono a visitare l’Africa per esplorare il continente e cacciare animali selvatici. Questi safari erano spesso organizzati per scopi scientifici o di caccia, e gli esploratori cercavano di documentare la fauna africana e portare a casa trofei di caccia. Questi viaggi erano spesso avventurosi e pericolosi, con l’attraversamento di regioni remote e l’incontro con la fauna selvatica.

1900-1950: Safari di Lusso e Turismo

All’inizio del XX secolo, i safari iniziarono a diventare più accessibili anche per i turisti. Con l’avanzamento dei mezzi di trasporto e delle infrastrutture, divenne più facile raggiungere le riserve e le aree selvagge dell’Africa. I safari iniziarono ad attirare viaggiatori benestanti e lusso, con alloggi confortevoli e guide esperte che conducevano i visitatori attraverso l’Africa in modo sicuro e confortevole. Durante questo periodo, le riserve e i parchi nazionali iniziarono a essere istituiti per proteggere la fauna selvatica e garantire la sostenibilità del turismo.

1950-1990: Conservazione e Turismo Responsabile

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, ci fu un crescente interesse per la conservazione della fauna selvatica e la protezione dell’ambiente africano. I safari cominciarono a concentrarsi sempre di più sulla conservazione e sulla promozione del turismo responsabile. Gli operatori turistici si impegnarono a preservare l’habitat naturale, promuovere il rispetto per la fauna selvatica e coinvolgere le comunità locali nel turismo sostenibile. Durante questo periodo, il turismo in Africa divenne una fonte importante di entrate per molti paesi africani.

Anni 2000-oggi: Esperienze di Safari su Misura

Con l’avvento delle nuove tecnologie e l’aumento della domanda di esperienze di viaggio uniche, i safari hanno subito ulteriori trasformazioni. Gli operatori turistici offrono ora esperienze di safari su misura, adattate ai desideri e agli interessi dei viaggiatori. Le opzioni di alloggio variano dalle tradizionali tende da safari alle lussuose lodge e ai campi di lusso. Oltre alla fauna selvatica, i safari moderni includono spesso attività culturali, escursioni a piedi e esperienze di conservazione.

Oggi i safari in Africa continuano ad affascinare i viaggiatori di tutto il mondo, offrendo l’opportunità di sperimentare la bellezza della natura africana e avvicinarsi alla fauna selvatica in modo responsabile e sostenibile. La conservazione rimane una priorità per preservare le risorse naturali e proteggere la fauna selvatica per le generazioni future.

Scopriamo insieme qual è il momento giusto per partire per ciascuna delle mete più belle per un safari in Africa.

Il periodo migliore per un safari in Kenya

Il Kenya è famoso per la sua straordinaria varietà di fauna selvatica. Potrai avvistare i famosi “big five” – leoni, elefanti, bufali, leopardi e rinoceronti – insieme a molti altri animali come ghepardi, giraffe, zebre e ippopotami.

Il Paese è sede di alcuni dei parchi e delle riserve nazionali più rinomate al mondo, come il Masai Mara, l’Amboseli National Park e il Tsavo National Park. Queste aree protette offrono un ambiente naturale intatto in cui gli animali selvatici possono vivere liberi.

Oltre alla fauna selvatica, il Kenya offre paesaggi incredibili. Dalle ampie pianure del Masai Mara alle vette innevate del Monte Kenya, passando per le spettacolari gole del Rift Valley.

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Il periodo ideale per un safari in Kenya è la stagione secca, che va da gennaio a marzo e da luglio a ottobre. Durante questo periodo infatti, il clima secco e soleggiato crea le condizioni ideali per osservare la fauna selvatica. Inoltre, a causa della scarsità di acqua, gli animali tendono a concentrarsi in aree più piccole, facilitando ulteriormente le opportunità di avvistamento.

Uno dei motivi principali per scegliere un safari in Kenya è la grande migrazione delle zebre e degli gnu, fenomeno spettacolare al quale si può assistere proprio tra luglio e ottobre nel Masai Mara.

Il periodo migliore per un safari in Tanzania

La Tanzania è nota per i suoi parchi nazionali, come il Serengeti, il Ngorongoro Crater, il Parco Nazionale del Kilimangiaro e il Parco Nazionale di Tarangire. Questi luoghi offrono esperienze uniche di avvistamento della fauna selvatica di migliaia di animali durante le migrazioni.

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Dai vasti pascoli del Serengeti alle pianure alberate del Tarangire, dalle distese del cratere del Ngorongoro alle cime montuose del Kilimangiaro, ogni regione ha il proprio fascino unico e offre una diversa esperienza di safari.

Il periodo migliore per un safari in Tanzania è la stagione secca, che va da giugno a ottobre. Durante questi mesi le condizioni climatiche sono generalmente asciutte e calde, ideali per l’osservazione della fauna selvatica.

Durante la stagione secca infatti, le erbe alte dell’habitat si sono bruciate e gli animali sono più facilmente visibili. Inoltre, durante questo periodo molte specie animali si riuniscono intorno alle fonti d’acqua rimaste, facilitando ulteriormente l’osservazione.

Questo periodo è particolarmente affascinante per un safari anche grazie alla migrazione annuale degli gnu, che avviene nella regione del Serengeti tra giugno e luglio. Durante la migrazione, migliaia di gnu attraversano i fiumi e si spostano alla ricerca di nuovi pascoli, regalando uno spettacolo naturale unico.

Il periodo migliore per un safari in Uganda

L’Uganda è conosciuta come la “Perla dell’Africa” grazie alla sua incredibile bellezza naturale, con panorami mozzafiato come le cascate Murchison, il lago Vittoria e le montagne Ruwenzori.

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È possibile avvistare animali come elefanti, bufali, leoni, leopardi, giraffe e zebre.

L’Uganda è anche uno dei pochi paesi al mondo in cui è possibile avventurarsi nelle fitte foreste pluviali per osservare da vicino i gorilla di montagna.

Il periodo migliore per un safari in Uganda è durante la stagione secca, che va da dicembre a febbraio e da giugno a settembre. Durante questi mesi il clima è più stabile e le possibilità di pioggia sono più basse, il che rende più facile avvistare gli animali nella savana e nelle foreste.

Inoltre, durante la stagione secca i sentieri dei parchi nazionali sono generalmente in condizioni migliori per l’escursionismo e gli spostamenti, consentendo un accesso più agevole alle diverse aree di avvistamento.

Anche i fiumi e le strade sono meno soggetti a inondazioni, il che facilita la navigazione e i trasferimenti all’interno del paese.

Il periodo migliore per un safari in Sudafrica

Il Sudafrica ospita molte riserve e parchi nazionali rinomati come il Kruger National Park, uno dei parchi più grandi dell’Africa. Questi luoghi offrono un ambiente naturale incontaminato per osservare da vicino gli animali selvatici nel loro habitat.

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Inoltre, le guide dei safari sudafricani sono altamente competenti, appassionate e conoscono a fondo la fauna locale, e le strutture turistiche e le sistemazioni di solito sono di altissimo livello.

Oltre alla fauna selvatica, il Sudafrica offre una varietà di paesaggi incredibili, come le montagne di Drakensberg, le coste dell’Oceano Indiano, le vaste savane e le pianure.

Il periodo migliore per fare un safari in Sudafrica è compreso tra maggio e settembre, quando l’inverno sudafricano offre condizioni climatiche più secche e moderate rispetto all’estate.

Con meno piogge e con l’erba più bassa è più facile avvistare gli animali selvatici e, dettaglio non trascurabile, le temperature sono più piacevoli, con giornate calde e serate più fresche.

In particolare, le zone dell’entroterra come il Parco Nazionale Kruger e le riserve private che lo circondano sono ideali per i safari in questo periodo: gli animali si radunano intorno alle poche fonti d’acqua rimaste, rendendo più probabile l’avvistamento di grandi branchi o predatori in cerca di prede. Inoltre, molti uccelli migratori si trovano in Sudafrica durante l’inverno.

Il periodo migliore per un safari in Botswana

Il Botswana ospita il Parco nazionale Chobe, famoso per la sua grande popolazione di elefanti, che è possibile osservare da vicino. Potrai avvistare anche leoni, leopardi, bufali e una grande varietà di uccelli.

Nel cuore del deserto del Kalahari si trova invece il Parco nazionale del Kalahari Centrale, dove osservare animali come gli orici, gli springbok e i suricati.

In Botswana si trova una delle sette meraviglie naturali dell’Africa, Il delta dell’Okavango, che è unico nel suo genere perché è un delta interno, che non sfocia in mare. Questo luogo è un ambiente eccezionale per avvistare animali come elefanti, leoni, giraffe, zebre e ippopotami.

Il momento migliore per un safari in Botswana è generalmente la stagione secca, che si estende da maggio a ottobre. In questo periodo l’acqua si ritira e molte aree paludose si asciugano, divenendo luoghi ad alta concentrazione di fauna selvatica. Questo rende più facile avvistare animali come elefanti, leoni, leopardi, rinoceronti neri, zebre, giraffe e una grande varietà di uccelli.

Inoltre, i safari in 4×4, a piedi o in barca sono più accessibili in quanto le strade sono in condizioni migliori.

La stagione secca offre anche una migliore visibilità grazie al cielo limpido e alla minore presenza di fogliame sugli alberi, facilitando così l’osservazione della fauna e la fotografia.

Se invece desideri evitare la grande folla di turisti, ma sei comunque interessato a vedere gli animali, la fine della stagione secca (settembre-ottobre) potrebbe essere un buon momento per visitare il Botswana. Durante questo periodo, le temperature sono più calde e la maggior parte degli animali si riunisce attorno alle fonti d’acqua residue.

Il periodo migliore per un safari in Namibia

Dalle immense dune di sabbia del deserto del Namib, alle montagne rocciose del Damaraland, alla maestosità del canyon del Fish River, la Namibia offre una varietà di panorami mozzafiato che non si trovano altrove.

Il Paese ospita una ricca e variegata fauna selvatica: il Parco Nazionale di Etosha situato nel nord della Namibia, è famoso per il grande lago di sale che attrae numerose specie di animali durante la stagione secca. Qui potrai avvistare elefanti, rinoceronti neri, leoni, leopardi, ghepardi, giraffe e zebre. La vastità e la bellezza delle riserve naturali namibiane regalano una delle migliori esperienze di safari in Africa.

Oltre ai safari, la Namibia offre anche una serie di attività all’aperto per gli amanti dell’avventura, come escursioni nel deserto, kayak lungo i fiumi, sandboarding sulle dune di sabbia e quad.

Il periodo migliore per un safari in Namibia è la stagione secca, da maggio a ottobre. Durante la stagione secca, le temperature sono più miti e le giornate sono soleggiate.

Inoltre, la diminuzione delle precipitazioni fa sì che i paesaggi possano essere più facilmente esplorati e che l’erba più bassa permetta una maggiore visibilità e meno ostacoli per fotografare o osservare gli animali.

Se il tuo interesse principale è avvistare i grandi mammiferi, come gli elefanti e i rinoceronti, potresti considerare la fine della stagione secca, intorno a settembre e ottobre, quando gli animali migrano verso le fonti d’acqua rimaste.

Cosa mettere in valigia

Se ti accingi a partire per un safari in Africa, è importante preparare una valigia con attenzione per assicurarti di avere tutto il necessario per goderti al meglio l’esperienza. Ecco alcuni consigli su cosa portare:

  • Abbigliamento comodo e leggero: Porta vestiti leggeri e traspiranti, come t-shirt, pantaloni lunghi e corti, cappelli o cappellini e sciarpe per proteggerti dal sole.
  • Strati di abbigliamento: Anche se le giornate possono essere calde, le notti possono essere fresche. Porta un maglione leggero o un giubbotto per coprirti nelle serate più fresche.
  • Scarpe comode: Indossa scarpe comode e chiuse, come scarponcini da trekking o scarpe da ginnastica, adatte per camminare su terreni irregolari.
  • Occhiali da sole e crema solare: Proteggi gli occhi e la pelle dai raggi solari intensi.
  • Antizanzare e repellenti per insetti: In alcune regioni dell’Africa, ci possono essere mosche e zanzare fastidiose. Porta repellenti per insetti per proteggerti dalle punture.
  • Macchina fotografica e binocolo: Un safari è un’ottima opportunità per osservare la fauna selvatica da vicino. Assicurati di portare una macchina fotografica o uno smartphone con abbastanza spazio per scattare foto e video indimenticabili. Un binocolo può essere utile per avvistare animali lontani.
  • Documenti e copie dei documenti: Porta con te il passaporto e le copie dei documenti importanti. Assicurati anche di avere la documentazione necessaria per il viaggio e il soggiorno in Africa.
  • Kit di pronto soccorso: Prepara un piccolo kit di pronto soccorso con articoli essenziali come cerotti, medicazioni, antidolorifici e antistaminici.
  • Adattatori e caricabatterie: Verifica il tipo di prese elettriche utilizzate nella regione in cui viaggerai e porta adattatori e caricabatterie adeguati per i tuoi dispositivi elettronici.
  • Bagaglio leggero: Cerca di limitare il peso della valigia, poiché potresti dover trasportare il bagaglio durante gli spostamenti all’interno dell’Africa.

come fare la valigia per il safari in Africa

Cosa NON fare durante il tuo safari

Durante un safari in Africa, è essenziale seguire alcune regole di comportamento per garantire la tua sicurezza e quella degli animali selvatici, oltre a rispettare l’ambiente circostante. Ecco alcuni consigli su cosa NON fare durante un safari:

  1. Non uscire dal veicolo: Durante i safari guidati in fuoristrada, è importante rimanere all’interno del veicolo a meno che la guida non dia il permesso di scendere in aree designate. Gli animali selvatici sono imprevedibili e potrebbero percepire le persone a piedi come minacce
  2. Non avvicinarti troppo agli animali: Rispetta sempre la distanza di sicurezza dagli animali selvatici. Avvicinarsi troppo può provocare reazioni aggressive o disturbare il loro comportamento naturale.
  3. Non dar da mangiare agli animali: Non dare cibo agli animali selvatici. Questo può alterare le loro abitudini alimentari e dipendenza dall’uomo, causando problemi di salute o comportamentali.
  4. Non fare rumore eccessivo: Durante gli avvistamenti, evita di fare rumore eccessivo o di urlare, in modo da non spaventare gli animali e rovinare l’esperienza agli altri partecipanti al safari.
  5. Non toccare gli animali: Mai tentare di toccare o avvicinarsi agli animali selvatici, anche se sembrano inoffensivi. Alcuni animali possono essere pericolosi e potrebbero trasmettere malattie.
  6. Non abbandonare rifiuti: Porta con te tutti i rifiuti e assicurati di non lasciare nulla dietro di te. Mantenere l’ambiente pulito e preservare la natura è fondamentale per la conservazione dell’habitat degli animali.
  7. Non ignorare le istruzioni della guida: Segui sempre le istruzioni e le raccomandazioni della guida del safari. La guida ha esperienza e sa come comportarsi in situazioni diverse per garantire la sicurezza di tutti i partecipanti.
  8. Non usare flash per le foto: Quando scatti foto agli animali, disattiva il flash della fotocamera. Il flash può spaventare gli animali e disturbarli.
  9. Non affacciarti dal tetto apribile del veicolo: Se il veicolo è dotato di tetto apribile, evita di affacciarti troppo o di fare movimenti bruschi, per evitare di spaventare gli animali e di mettere a rischio la tua sicurezza.
  10. Non essere eccessivamente invasivo: Rispetta il comportamento naturale degli animali e non forzarli a muoversi o a comportarsi in modo diverso per ottenere una foto o un avvistamento migliore.

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Seguendo queste linee guida, potrai vivere un safari indimenticabile e rispettoso dell’ambiente circostante e degli animali selvatici.

Ricorda che i safari possono essere avventurosi e imprevedibili, quindi fai attenzione a non portare oggetti di valore o non necessari durante l’escursione. Consulta anche il tuo tour operator o la guida del safari per ulteriori consigli specifici sulla destinazione in cui viaggerai.

Un safari in Africa ti regalerà ricordi indelebili. Tornerai a casa portando nel cuore la bellezza della natura e la meraviglia degli animali selvatici, e con un rinnovato desiderio di esplorazione e di scoperta.

Oltre ad aiutarti nella scelta del periodo migliore per partire, ti illustreremo gli itinerari e i luoghi più belli da visitare per un safari in Africa, per costruire il viaggio su misura per te.

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